Un percorso affascinante che ti porta con leggerezza a scoprire Chi sei. Un viaggio ricco di profumi colorati, di suoni inebrianti, di danza nel tuo corpo che esprime inaspettatamente la tua vera essenza, lasciando cantare le radici e brillare le forme che ti hanno portato lì, a volare e commuoverti sul miracolo della tua Vita.
Per la prima volta, nel momento in cui ho lasciato andare, mi è tornato molto di più di quanto abbia mai dato.
Un Airbag per la sensibilità: io, un bosco e uno scudo.
Marilena Florio è una cara amica di quelle che rientrano nella fortunata categoria “Eravamo qualcosa insieme in una vita precedente (forse anche in più di una)”, ma nel bosco dove si è tenuto il workshop ho incontrato, per la prima volta, una Marilena diversa e mi è piaciuta tanto quanto quella che conoscevo.
Con profonda presenza di spirito, attenzione ben calibrata sulle singole persone, ascolto profondo e una buona dose di assertività, Marilena mi ha portato a riconsiderare la mia sensibilità e a renderla un punto di forza e non di svantaggio. In particolare ho imparato, alla fine del seminario, a difenderla dagli attacchi esterni.
A ripensarci bene io avevo detto di “sì” al seminario sulla fiducia, ma a due giorni dall’inizio del corso mi ero già pentito di aver accettato: faceva caldo, non avevo voglia di osservarmi, di colorare e soprattutto di affrontare qualcosa che era stato fonte di dolore e di sofferenza nella mia vita.
Sono stato smentito però dai fatti. A posteriori i dubbi che erano emersi in me si sono rivelati solo forme di resistenza al cambiamento. Dopo 10 minuti di attività ero felice di aver detto “sì”.
Sotto l’ombra e la protezione di alberi altissimi e di rami lunghi quanto i miei sbuffi quotidiani, Marinella mi ha accompagnato dentro al mio sentire. Ne è nata una sorta di mappatura sensibile della mia anima che, alla fine della giornata, ha prodotto uno scudo in cartone disegnato e colorato da me stesso. Un atto creativo che ha la forza dell’atto psicomagico.
Lo scudo fisico c’è ancora. È in casa mia. Ma non credo si debba appenderlo ben in vista sul caminetto come una sorta di trofeo (in particolare se, come me, si è sprovvisti di caminetto). L’importante è averlo costruito e se l’ho fatto esiste e continuerà ad esistere dentro di me.
Da oggi ho uno strumento in più e se ne sono felice.
Ho partecipato al seminario nel bosco. La mattina del seminario ero eccitata.
Un mix tra agitata, eccitata, emozionata, insomma tutte quelle cose che sono normali per me quando mi avvicino a qualcosa che so mi toccherà. E così è stato, fin dal principio, fin dai primi passi sul cammino che ci portava al “luogo sacro di lavoro”.
Ho notato subito che la forma del bosco che ci avrebbe accolti ricordava la forma di un enorme scudo e credo che il primo saluto da parte di quel luogo fosse quello. Qui è ok e il momento è ora.
Tutto ciò che è avvenuto ora lo riguardo come un film, attraverso la costruzione del mio scudo in cartone: divento di nuovo piccola e cammino lì dove sono stata accolta come una parte di quel luogo, quale sono.
Conosco boschi ben più mozzafiato ma Quel Popolo della Madre Terra è perfetto per il messaggio che abbiamo costruito per noi.
Non abbiamo sentito il bisogno di mostrare e dimostrare niente a nessuno, di far sapere quante e quali cose sappiamo, abbiamo vissuto e scoperto nel corso della nostra vita, ed è accaduto perché la mente era fuori da lì e anche ogni forma di giudizio.
È stato questo il primo step che Marilena ha saputo subito accomodare.
Marilena è stata brava, un grande maestro silenzioso, la sua mano delicata ci ha fatto attraversare il tempo e i mondi e mi ha messo davanti ad un magico specchio, credo…
Tutto il resto è stato come entrare a Narnia attraverso l’armadio.
Gli esercizi, i viaggi sciamanici, le meditazioni, il contatto con il passato e il futuro, la complicità del compagno che ho conosciuto e che non mi ha fatto mai sentire sola (è stato bello essere accompagnati da un’altra anima) i messaggi giunti o decifrati, inviati, le soluzioni suggerite, tutto è stato ingrediente fondamentale per la magica pozione che abbiamo creato e condiviso e che ha risvegliato dentro di me il ricordo del mio potere.
Non so da quanto sono vicina al mondo spirituale, credo sia sempre stato parte viva di me, ma a volte ci si perde nella vita. A me è successo, e quando si vuole rientrare sulla via non si sa bene come fare.
Quel giorno, e proprio lì, credo di aver mosso il mio passo del rientro e ho continuato, un piede dopo l’altro riprendevo contatto – attraverso il non tempo – con la me stessa di potere che mi abita e non mi trovava più.
Ora mi cammina di nuovo a fianco, mi guida, mi parla del mio potere. Insieme stiamo cercando qualcosa che lei sa e io non ancora.
Vivo, lavoro, ho una famiglia e molti impegni ma quando ne ho bisogno guardo il disegno che ho creato su quel magico scudo e ricordo. Brucio un po’ di resina di pino e ricordo…forse sta tutto lì: nel ricordare.
Grazie Mari e Walter
Un incontro con Marilena che con il Suo sentire ti apre il Cuore, accompagnandoti con delicatezza e sensibilità a varcare la soglia del tuo piccolo mondo, esplorando e ri-conoscendo la tua Anima, tenendoti per mano.
Ho riscoperto l’uso dei colori e il significato liberatorio della creatività associata alla SENSIBILITÀ.
Incontri inaspettati con creature simili che “vibrano” con te, un viaggio indimenticabile da rifare appena possibile!
Grazie Marilena per essere stata con Noi, ma soprattutto Una di Noi.
Non è semplice da tradurre a parole un viaggio così forte e penetrante come questo, è solo da vivere.
Tutto è nato da un abbraccio.
Marilena ha smosso, sciolto, mescolato e colorato, sintonizzandoci in uno spazio unico, intimo e incredibilmente nostro.
Siamo entrate per una volta totalmente nella dimensione dell’anima altamente sensibile, in quel mondo che normalmente viviamo solo a frammenti, in solitudine.
Abbiamo condiviso, ascoltato, sentito.
Marilena ha curato con estrema delicatezza ogni sfumatura nel suono e nella completa percezione sensoriale dell’anima.
Si è sintonizzata con noi creando un cerchio magico allineandolo con ogni nostra vibrazione e ha percepito la profondità e le esigenze di ognuna.
Ha creato un nido soffice fatto di cuore, sguardi, profumi e suoni.
Il suo è un viaggio che scioglie i nodi e libera quel flusso emozionale che ci scorre dentro, che genera luce e che ci fa sentire forti e stupendamente sensibili contemporaneamente.
Stupendamente sensibili.
Questa è la differenza da prima a dopo.
E così ora, ogni volta che mi sento diversa, mi rifugio lì, in quel nido dove il suono dei tamburi mi accompagna ancora oggi. L’immensità dell’anima che ho visto in me e nelle altre persone mi aiuta a sentirmi grata di essere così immensa e colorata.
Grazie Marilena, grazie a me, grazie a noi.
Grazie alla connessione che ci legherà per sempre in quella dimensione speciale, quella dell’anima altamente sensibile.
Ho partecipato con fiducia riposta in chi conduceva l’evento, ma con la preoccupazione di non riuscire a lasciarmi andare… Invece: è stato un meraviglioso incontro di anime nuove, come me alla ricerca di se stesse.
Ho risvegliato me stessa, nell’ascoltarmi e nell’ascoltare.
La volontà di non essere invisibili, ma di esserci.
Nei giorni successivi mi sono sentita vista, ho percepito il cambiamento del risveglio.
Durante la trasposizione ho visto, sentito e vissuto momenti molto forti.
Durante la creazione dello Scudo Sensibile con fiducia ho affrontato l’uso del colore che naturalmente si è impresso.
Per chi conosce le mie doti artistiche (scarse) e per me stessa è stata una sorpresa meravigliosa.
I simboli, le gestualità e gli animali che ci hanno accompagnato nel nostro percorso, hanno illuminato e guidato tutte noi.
Una giornata splendida, piena di fatiche emotive, che si è conclusa con consapevolezza e pienezza.
Marilena Florio, ufficialmente art director, esperta di comunicazione, fotografa, pittrice, scultrice e ideatrice di progetti a tematica sociale. In realtà… è un grido travolgente che infrange il silenzio dell’incomprensione. Un uragano di idee congelato nella percezione, un bagliore di genialità che squarcia la cecità del mondo oscuro. È fragilità femminile che domina la folla, creatività liquida che solidifica la convinzione, aria fresca che ispira introspezione. È innovazione che scava nelle radici, è un mare di incertezze che sostiene le persone, è emozione incontrollata che manifesta logica e senso.
Marilena è un inconsapevole ossimoro di empatia decodificata, è il colore viola che porta fortuna. Lei offre quando gli altri vendono, porta quando gli altri offrono, dona quando gli altri portano. È quel proverbiale passo indietro che proietta nel futuro. Marilena è una persona ALTAMENTE SENSIBILE che è straordinariamente riuscita a trasformare la sua vulnerabilità in una prorompente FORZA CREATRICE.
Si prega di “maneggiare” con cura!
..È che ci sono così tante cose da dire che quando ti trovi di fronte ad un foglio bianco non sai mai da che angolo iniziare.
lei è Bocca
parla tanto e parla poco .. questo poi dipende
ma quando parla stupisce, anche solo per un attimo.
lei è Occhi
ti ci perdi a guardare quello che guarda lei, che poi..chissà cosa guarda
lei è Naso
un naso super fine
lei è Mani.
Oh sì, è mani.
Ma lei è Orecchie.
Non avete idea di quanto lei sia orecchie.
E pancia.
Puoi scrivere tutto, o non scrivere niente
ma scrivi questo:
Non può mancare niente, nemmeno una virgola, nemmeno un punto.
Punto.
Nel seminario ho sperimentato la possibilità di mettere un po’ a tacere “la pazza di casa” (= la ragione) e di dare ascolto allo SPIRITO, a partire dai miei SENSI, che si sono aperti a una dimensione originaria, al mio IO più autentico.
È stato un viaggio, nel quale ho cominciato a liberare, a far emergere, a dar voce alla mia sensibilità più profonda.
Mi si è rivelata una dimensione quasi fiabesca, ancestrale, in cui ho ritrovato il mio BAMBINO interiore. Ecco, il mio bambino mi è apparso in forma di scoiattolo: curioso, giocoso, fiducioso. Ora lo porto con me.
Trattengo nella memoria, quando chiudo gli occhi, i suoni, le fragranze, la calda e materna accoglienza di quella giornata a Netro.
Grazie Marilena!
Perché a volte serve andare a fondo, cercare in profondità, per poter tornare a respirare a pieni polmoni ridendo come bambini.
Ci sono dei momenti della vita in cui senti la mancanza di qualcosa e non capisci immediatamente cosa sia. A me capita almeno due o tre volte all’anno. Sto lì a pensare, pensare e ripensare e ultimamente ho capito di avere una voglia incredibile di uno spazio, una formazione, un seminario, del tempo da condividere con Marilena.
Ogni volta che partecipo ad un evento ideato, costruito e gestito da Marilena è sempre una gran bella opportunità per approfondire il mio grande amico e compagno di vita: l’ascolto. Nei seminari della “signorina Florio” è una presenza costante e lei riesce a farlo diventare un ingrediente indispensabile in modo leggero, morbido ed efficace. Ad effetto domino, l’ascolto così attento mi ha dato la possibilità di sentire, percepire meglio il mio respiro e di apprezzarne la valenza.
Dopo una lunga strada dritta e qualche curva che aveva permesso di evitare il burrone, mi sono imbattuta in un prato. Era uno dei luoghi del Sentire, dentro e fuori. Dentro il sé emotivo e fuori dove c’è l’altro. Bolle di energia facevano vibrare l’aria, parole si legavano una all’altra fluidamente e di sottofondo il suono intimo e profondo delle campane tibetane. Sguardi sconosciuti diventavano familiari e potevano raccontare e lasciarsi raccontare storie.
Scoprirsi sensitivi e lasciarsi curare.
Il mio bagaglio era un po’ più dolce e resistente.
Io ricordo troppo i profumi dell’incenso e i colori e la libertà di esprimersi…le tue domande, le forme e i colori e la libertà di dipingere.
Quel dipinto della mia paura: il silenzio e il nero. Raffigurai uno scienziato alle spalle…e tante altre cose.
Il tuo zucchero dell’altromercato troppo buono 😀
La mia testimonianza, in veste di partecipante ai seminari tenuti da Marilena Florio (LaMari), scaturisce dal cuore.
Di lei ho un ricordo indelebile: bella, brillante, accattivante con quei capelli ricci e rossi in grado di parlare per 3 ore consecutive con il suo Mac sempre appresso!
La conobbi grazie alla mia associazione, lei era stata ingaggiata per tenere dei corsi sulla creatività ed io ero la preposta creativa del gruppo che doveva frequentare il corso.
Iniziai il corso in un periodo, per me, “buio”, quasi per forza. Ero oberata di lavoro, di richieste per rinnovare l’associazione, senso del dovere forzato e malessere generale.
Inoltre attraversavo il cambiamento fisico dei 50 anni, un disastro. Ricordo che, non sapendo dello svolgimento, mi sedetti in silenzio ed aspettai rassegnata.
In quel periodo ero proprio a digiuno di tecniche comunicative e mi ritrovai ad ascoltare quella meravigliosa donna che riuscì a catturare immediatamente la mia attenzione.
Fu per me, dalla prima ora, una vera apparizione. Lei ci stava indottrinando sulla vera CREATIVITA’, sul come sentirsi creativi ma soprattutto come mettere in pratica le proprie doti.
La mia vita lavorativa si è svolta in un laboratorio di falegnameria, ci siamo sempre occupati di arredamenti ed ho sempre dovuto assecondare il cliente cercando di ottimizzare e realizzare al meglio e in minor tempo possibile il lavoro su misura richiesto. Il mio modus operandi è stato sempre condizionato e, quando mi sono ritrovata al corso di creatività (cosa che pensavo fosse per me scontata) ascoltando Marilena, mi sono resa conto che tutto si poteva modificare, partendo dal pensiero laterale (per me grandissima scoperta). Finalmente potevo lasciar scorrere un fare spontaneo e percorrere altre strade creative.
Un semplice corso, fatto per caso, grazie alla Mari, mi ha spinta verso una grande decisione, cambiando completamente la mia vita: mi sono iscritta all’Accademia delle belle Arti a 50 anni! Sogno nel cassetto. Roba da pazzi! È stata un’esperienza unica. Il pensiero laterale mi ha portata ovunque ed il mio modo di lavorare, di pensare e di vedere si è modificato a tal punto che non ci posso credere.
Grazie Mari, con tanto affetto.